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sabato 20 novembre 2010

IL BASEBALL -SOFTBALL NON CI STA A CAMBIARE PALESTRA

Notizia inserita su legnano news domenica 14 novembre 2010 - 18:02:39

Come e (forse) più agitata di una riunione contro il Terzo Binario.Sabato sera, alla palestra delle Bonvesin de La Riva, i genitori dei ragazzi e ragazze del BSC Legnano (società di baseball e softball) si sono scatenati in una serie di critiche verso l'amministrazione comunale, colpevole di aver assegnato per la corrente stagione sportiva una nuova palestra, la "Cantù", ritenuta assolutamente inadatta agli allenamenti per il "batti e corri".
In mezzo ai genitori, lui, il presidentissimo Vittorio Pino. Alla maniera di Santoro, così per dare un'idea del dibattitto che si è sviluppato, Pino ha finito addirittura per indossare i panni del... pompiere, cercando di calmare gli animi di chi stava pensando anche a una marcia verso il Palazzo, in segno di protesta.Come detto, oggetto della serata, lo scambio di palestre: via dalle "Bonvesin" per la nuova destinazione della "Cantù". Un impianto definito da Pino "fatiscente, rimasta tale e quale a 50 anni fa, pericolosa per la presenza di troppe vetrate, eccessivamente piccola per allenamenti con squadre formate dai dodici ai sedici atleti"."E' vero - ha aggiunto il presidente - che in questi ultimi venti giorni, il pavimento è stato ripulito, la puzza è stata eliminata, sono state messe nuove tende, è stato riattivato un bagno, ma questo non ci convincerà mai a considerarla una vera palestra, un impianto idoeno ai nostri allenamenti".Sulla sua stessa lunghezza d'onda la figlia Ilaria, capitano della squadra di A1, un po' meno l'altra figliola, Francesca, tecnico delle squadre giovanili.Ad adirare soprattutto Vittorio Pino l'atteggiamento dell'assessore Renzo Brignoli, il comportamento dei funzionari comunali, le decisioni dell'Associazione società sportive legnanesi."Non ne possiamo più di essere danneggiati - ha spiegato Pino - per favorire società con zero tituli, pochi atleti, scarsa professionalità. Noi vantiamo 60 anni di storia, abbiamo 8 squadre, ci onoriamo di aver conquistato scudetti, Coppa Italia, Coppa Europa. Eppure dobbiamo lasciare la palestra perchè un altro impianto si è rotto (il Paladante, n.d.r) e chi si trovava là adesso verrà qui al nostro posto. Un trattamento inacettabile, dettato da chi gestisce lo sport senza saper nulla di sport"."Vogliono muro contro muro - è stata la domanda che si è posto lo stesso presidente -, bene lo avranno. Noi diciamo basta a tutte le penalizzazioni che ci vengono imposte. Si ricordino i nostri amministratori che qui ci sono almeno 400 genitori e 800 nonni pronti alle prossime elezioni a non votarli più e a dare la loro preferenza al sottoscritto, dovessi davvero candidarmi a sindaco di Legnano!".Nel dibattito seguito con una ventina di genitori, animi surriscaldati e, in serata, la prima presa di posizione con la lettera di un genitore inviata a tutto il Palazzo
e alla stampa."Si sentono continuamente 'parole' su quanto lo sport sia importante nella crescita psico-fisica dei giovani ma poi, in concreto, le istituzioni (a partire da quelle locali, le più 'vicine' ai bisogni dei cittadini) non offrono alcun sostegno, neppure nella continuità di servizi, a queste attività - scrive la mamma di un atleta -. Sono indignata di quanto si prospetta e che, nel mio caso, provenendo da altro Comune (e non limitrofo, ahimè!), potrebbe significare far rinunciare ai miei due figli di coltivare la loro passione in germe! E.... Vi dirò di più: chiederò al Sindaco di Legnano di spiegarlo ai miei figli di persona, perchè non è giusto che lo debbano fare gli allenatori, nè i genitori visto che non è colpa loro!! In fondo anche i politici devono assumersi le proprie responsabilità di educatori!".

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